Cristalloterapia

Il principio buddista di origine dipendente (in sanscrito pratitya-samutpada) esprime l’interdipendenza di tutte le cose: nessun essere o fenomeno esiste di per sé, ma esiste o si manifesta a causa delle sue relazioni con gli altri esseri o fenomeni, quindi nulla può esistere indipendentemente o manifestarsi isolatamente. Anche la scienza ufficiale oggi afferma che gli esseri viventi trascorrono la loro esistenza immersi in un oceano di frequenze e vibrazioni di cui sono parte.

Se ogni elemento dell’Universo è collegato a tutti gli altri, allora vuol dire che “risponde” alla frequenza vibrazionale di tutti gli altri. Una pietra può funzionare come un accordatore di strumenti: con un lavoro delicato, lento e graduale, è in grado di entrare in sintonia e di interagire con gli strati più sottili del nostro campo energetico, “scambiando” le proprie note con le nostre e aiutandoci a riportare in equilibrio una disarmonia interiore o bassa frequenza.

Un viaggio tra cristalloterapie e pietre, sul sentiero della cura, che va percorso come un cammino, gustato passo dopo passo.

Cristalloterapia: come nasce l’uso terapeutico delle pietre

La cristalloterapia è una terapia naturale usata fin dalle più antiche civiltà orientali e occidentali: la malattia è un sintomo di un disequilibrio e come tale è possibile trattarla agendo su tutti gli aspetti pisico-fisici dell’individuo. Il più antico trattato sulle virtù delle pietre a nostra disposizione è Sulle rocce del filosofo greco Teofrasto (371-287 a.C.), a cui fa riferimento anche Plinio il vecchio (23/24-79 d.C.) nella sua Naturalis Historia.

 

Elena Abbà -Riflessologa Plantare, Cristalloterapeuta

 

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Riflessologia Plantare Integrata INFANTILE

Sapete che la RIFLESSOLOGIA PLANTARE può aiutare a dormire in modo più sereno e a risolvere i disturbi del sonno?

La riflessologia plantare è un’antica tecnica di massaggio basata sul presupposto che sui piedi sono riflesse tutte le parti del corpo (organi, ghiandole, ecc..). Massaggiando i piedi, quindi, in punti specifici, si può agire sull’organo corrispondente al riflesso stimolato.

La riflessologia plantare è un metodo del tutto naturale che non ha alcuna controindicazione, può essere usata sia sugli adulti che sui bambini; su questi ultimi si agisce con delicatezza e lavorando su “zone” piuttosto che punti precisi.

La riflessologia plantare nei bambini ha dato prova di grande efficacia sia a livello di prevenzione che di cura. A livello PREVENTIVO, le stimolazioni riflessogene, hanno la capacità di influire positivamente sull’organismo potenziando il sistema immunitario del bambino. A livello CURATIVO sono molto efficaci per diverse problematiche che il bimbo può presentare: dalle coliche al reflusso; dalle infiammazioni gengivali dovute alla crescita dei dentini a stipsi o diarrea; dalle crisi di pianto a tosse o raffreddore, fino ai disturbi del sonno.

Il massaggio riflessogeno può essere applicato sin dai primi giorni di vita ed accompagnare la crescita del bambino, con le varie modifiche e adattamenti, riguardati l’intensità e i tempi delle stimolazioni che possono essere consigliate da un professionista esperto.

Nella stimolazione plantare che possiamo fare nella quotidianità in qualità di genitori, non dimentichiamo mai che il bambino o il lattante è il regista del trattamento: può richiederlo per pochi istanti o per un tempo più lungo. Il singolo punto/zona può essere stimolato, infatti, da pochi secondi a pochi minuti a seconda dell’indice di gradimento del piccolo.

Riassumiamo brevemente alcuni vantaggi che il bambino può trarre dal trattamento riflessologico.

La riflessologia:

Favorisce uno stato di benessere psico-fisico generale, stimolando le funzioni vitali: respirazione, circolazione, difese immunitarie, sistema nervoso, ecc.

Migliora la digestione e il metabolismo, stimolando una crescita equilibrata

E’ un ottimo calmante ed attenua il dolore.

E’ particolarmente utile nei bambini in caso di pianto, dovuto a disturbi gastrici o intestinali.

Fatta con regolarità, seguendo le tappe evolutive della vita del bambino, valorizza la presa di coscienza del proprio corpo ed aumenta la fiducia in se stesso.

Per ricevere le indicazioni adeguate è opportuno rivolgersi ad un riflessologo professionista che saprà, con competenza, applicare al bambino il giusto percorso riflessologico e insegnare ai genitori i punti corretti da stimolare, affinché questi ultimi possano applicare il trattamento nella vita quotidiana, rinforzando oltremodo la relazione coi propri figli.

La riflessologia, infatti, è utile per tutti, bambini e adulti, ma in età pediatrica lo è ancor di più, soprattutto per il fatto che il massaggio riflessogeno valorizza il bisogno di contatto fisico di cui necessita ogni bambino; necessità primordiale e fondamentale per l’equilibrio duraturo dell’uomo!

RIFLESSOLOGIA PLANTARE INFANTILE La prima consulenza al tuo bambino è GRATUITA presso il centro olistico Sahasrara:il loto dai mille petali

Elena Abbà - reflessologa plantare, cristalloterapeuta

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Alimentazione Cosapevole: così la dieta funziona!!!

Ormai siamo in piena estate e molti di noi sono alle prese con una nuova dieta o alla ricerca della linea che più ci faccia sentire a nostro agio. Quante volte però abbiamo provato invano senza riuscire a raggiungere i risultati desiderati? Questo spesso accade perché iniziamo diete o cambi di alimentazione ascoltando soltanto la nostra mente, senza abituare il corpo alle nuove modifiche che vorremo mettere in atto. Una soluzione possiamo trovarla dalla pratica della Mindfulness e tutto il filone di teorie da essa derivato; i principi della Mindfulness si basano sul vivere  e "assaporare" il qui ed ora, ossia portare la nostra attenzione al momento presente, senza giudicare ciò che sta accadendo, osservando semplicemente che esso c'è e noi ne facciamo parte, principalmente in maniera attiva! Prestando attenzione al qui ed ora potremo iniziare a notare che tutti gli avvenimenti passati e futuri che "classicamente" occupano la nostra mente iniziano ad acquietarsi dando spazio all'azione e al vivere nel momento ciò che si presenta. Un altro importante punto della pratica della Mindfulness è quello di riprendere il contatto col nostro corpo, e con le sensazioni e segnali che esso ci invia.                                               
L'ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE o "Eating Mindful"  permette di ritrovare la calma e serenità di immergesi nel momento del pasto, in ciò che stiamo facendo senza farci coinvolgere da pensieri intrusivi, ma anche di ascoltare il nostro corpo, la sua (nostra) necessità di ricevere cibo e riconoscere da dove questa richiesta arriva. Spesso infatti ci ritroviamo a mangiare anche quando non sentiamo lo stimolo della fame semplicemente per "passatempo", "compagnia" o per riempire qualche vuoto interiore. Il cibo non dovrebbe diventare un espediente per far fronte alle nostre emozioni o situazioni sociali e di questo ce ne saremo accorti tutte quelle volte che dopo un pasto, un aperitivo, una merenda esagerata (magari in un periodo carico di stimoli) siamo rimasti "insoddisfatti" del nostro spuntino.                 
La "Mindful Eating" amplia il focus permettendoci di capire cosa stiamo mangiando e anche il perché stiamo mangiando, insegnandoci a rispondere alle vere esigenze del corpo  ed entrando più in sintonia con esso e con noi stessi.           
In tutto questo il momento del pasto diventa una vera e propria apertura dei sensi, in cui tutto ciò che è presente può essere osservato ed accolto; partendo dall'udito possiamo iniziare ad ascoltare il rumore che il cibo emette quando lo cuciniamo o lo posiamo nel nostro piatto, passando poi per l'olfatto attraverso cui possiamo goderci i profumi dei cibi cucinati o crudi; arrivando alla vista che ci permette di osservare i colori del cibo che impiattiamo (diversi per ogni stagione); ci sono poi il tatto, attraverso il quale possiamo sentire la fragranza e consistenza dei cibi utilizzando la sensibilità delle mani o la delicatezza del palato e, infine il gusto che usiamo per apprezzarne il sapore. Sono piccoli accorgimenti che naturalmente ognuno di noi mette già in atto ogni giorno inconsapevolmente, la Eating Mindful ti permette di diventare consapevole della meraviglia del pasto riscoprendo l'autentico piacere di MANGIARE.  I punti principali dell'Alimentazione Consapevole sono
1) Ascolto del corpo e dei suoi segnali e bisogni reali, che spesso è migliore se si effettuano sessioni di Mindfulness individuali o in gruppo
2) Apertura dei sensi che ci permettono di ritrovare sintonia e piacere col cibo
3) Calma e Osservazione del momento e del "boccone"
4) Prendersi una pausa dai pensieri ossessivi e faccende varie che occupano troppo spazio nella nostra mente e ci impediscono di portare il focus su ciò che stiamo facendo
5) Accoglienza, accettazione e meno giudizio verso noi stessi, che spesso vogliamo raggiungere "tutto e subito" trattando il nostro corpo come uno "schiavo".                     
Tutti questi punti li dovremo mettere in atto dandoci il giusto tempo e concretizzandoli di giorno in giorno, senza dimenticarci che possiamo continuare a rispettarli e a rispettarci anche quando il boom delle diete svanisce!!!!!!

Dott.ssa Sara Moccia - Tecnico di Riabilitazione Psichiatrica e Istruttore di Mindfulness Psicosomatica

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